martedì 29 dicembre 2015

Le maestre diffidino la PAT!

Una pioggia di sentenze in tutta Italia sta recependo i pronunciamenti del consiglio di Stato che riconosce il diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante (ante 2001/2002) all’inserimento nelle Graduatorie utilizzate dal Ministero dell’Istruzione per il conferimento degli incarichi a tempo determinato e indeterminato.
Tali sentenze dichiarano legittima la richiesta di inserimento dei suddetti docenti e condannano l’Amministrazione ad agire in tal senso riaprendo, così, le Graduatorie che la normativa primaria voleva chiuse a nuovi inserimenti.

E a Trento? A Trento lo statuto d'Autonomia e la normativa scolastica provinciale non consente di importare automaticamente quelle sentenze, tuttavia non è pensabile che il diritto si fermi sul confine.

 Ci sono infatti pendenti alcuni ricorsi  per cui è fissata udienza avanti il TAR di Trento al 14.1.2016 e si attende  in quella udienza che il TAR decida se la giurisdizione è del tar oppure del giudice del lavoro ordinario.
Sono pendenti anche altri ricorsi avanti il Giudice del lavoro e pure a gennaio si avrà pronuncia del dott. Flaim in merito alla giurisdizione sua o del TAR.
Nel frattempo è uscita una prima pronuncia (cautelare) di rigetto del TRGA di Trento proprio su questa materia in un ricorso collettivo (ordinanza 71/2015).

Quindi ad oggi la situazione è tutt’altro che chiara a livello locale, nonché a livello nazionale (malgrado le sbandierate vittorie di certe sigle ...).

I nostri avvocati suggeriscono che - per il momento - la cosa migliore da fare sia spedire  una semplice diffida e poi vedere come si stabilizza la giurisprudenza a gennaio.

Invitiamo perciò i/le docenti diplomati/e ante 2001/2002 a compilare e spedire individualmente una diffida seguendo la traccia qui sotto riportata. 
Spedite entro il 31 gennaio e conservate le ricevute.

saluti.


Spett. le Provincia autonoma di Trento
Presidente e legale rappresentante p.t.
Piazza Dante, n.15 - 38122 TRENTO

Spett.le PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Dirigente - Dipartimento della Conoscenza
Via Gilli, n.3 - 38121 TRENTO





Il/la  sottoscritto/a _______________ nato/a a _____, il _________ e residente a _________ in _____________, titolare di Diploma magistrale ante 2001/2002, 

anche facendo riferimento ai recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato 

DIFFIDA

codesta PAT a inserire il/la sottoscritto/a nelle Graduatorie  Provinciali per Titoli, nella posizione che legittimamente gli/le spetta.

In difetto di intervento in autotutela, il /la sottoscritto/a preannuncia di agire presso tutte le sedi competenti.

Confidando in un riscontro favorevole, si porgono distinti saluti


(data)  (firma)

giovedì 10 dicembre 2015

Corte d'appello: sì agli scatti anche per i precari

Ci giunge ora un'ottima notizia:

in riferimento al ricorso per la stabilizzazione (36 mesi) avviato ormai più di due anni fa, stamattina la corte d'appello ha rigettato il ricorso della PAT, dando perciò ragione ai ricorrenti (che siamo noi) che avevano chiesto la ricostruzione di carriera e  il riconoscimento dei gradoni di anzianità anche per i precari.

Quando avremo le motivazioni della sentenza vi daremo maggiori dettagli.
Per ora: evviva!






giovedì 26 novembre 2015

ATTENZIONE: L'assemblea è spostata a lunedì 30 novembre

Scusandoci per l'inconveniente, comunichiamo che l'assemblea degli iscritti SGST-Fenalt, inizialmente prevista per venerdì 27, è spostata a lunedì 30, stesso posto stessa ora.

Le molte attività di questi giorni avrebbero reso impossibile la partecipazione a molti di noi.

quindi, da capo:


Rinnovando a tutti l'invito e la calda raccomandazione a partecipare (vista l'importanza della discussione e delle decisioni da prendere) ricordiamo che 

LUNEDì 30 novembre 2015

alle ore 15.00
presso la nostra sede di Via Pergher, a Trento

è convocata 

L'ASSEMBLEA GENERALE 

DEGLI ISCRITTI

discuteremo di: 

1. Prospettive degli Stati Generali Fenalt: 
Nonostante i nostri sforzi, abbiamo mancato l'obiettivo della rappresentatività e abbiamo ravvisata la difficoltà di trovare un'alleanza utile e allo stesso tempo coerente con la storia e i valori che ci danno identità, 
E' necessario ora guardarci negli occhi e decidere che direzione prendere. 


2. Varie ed eventuali


L'assemblea degli iscritti è il cuore pulsante degli Stati Generali, la sua centralità e trasparenza è ciò che ci distingue e ci caratterizza. 
Per questo TUTTI GLI ISCRITTI e i simpatizzanti sono invitati a partecipare.
MA PROPRIO TUTTI TUTTI.

CIAO,
vi aspettiamo.

nz e ag

mercoledì 25 novembre 2015

promemoria: veerdì 27 assemblea SGST

Rinnovando a tutti l'invito e la calda raccomandazione a partecipare (vista l'importanza della discussione e delle decisioni da prendere) ricordiamo che 

Venerdì 27 novembre 2015

alle ore 15.00
presso la nostra sede di Via Pergher, a Trento

è convocata 

L'ASSEMBLEA GENERALE 

DEGLI ISCRITTI

discuteremo di: 

1. Prospettive degli Stati Generali Fenalt: 
Nonostante i nostri sforzi, abbiamo mancato l'obiettivo della rappresentatività e abbiamo ravvisata la difficoltà di trovare un'alleanza utile e allo stesso tempo coerente con la storia e i valori che ci danno identità, 
E' necessario ora guardarci negli occhi e decidere che direzione prendere. 


2. Varie ed eventuali


L'assemblea degli iscritti è il cuore pulsante degli Stati Generali, la sua centralità e trasparenza è ciò che ci distingue e ci caratterizza. 
Per questo TUTTI GLI ISCRITTI e i simpatizzanti sono invitati a partecipare.

Visto il periodo di intense attività scolastiche, trovare una data utile a tutti non è facile: chi non potesse partecipare ce lo comunichi tempestivamente, così da poter eventualmente spostare l'assemblea ad altro giorno.

grazie,
saluti,

nz e ag

mercoledì 18 novembre 2015

venerdì 27 novembre: Assemblea SGST

Venerdì 27 novembre 2015

alle ore 15.00
presso la nostra sede di Via Pergher, a Trento

è convocata 

L'ASSEMBLEA GENERALE 

DEGLI ISCRITTI

discuteremo di: 

1. Prospettive degli Stati Generali Fenalt: 
Nonostante i nostri sforzi, abbiamo mancato l'obiettivo della rappresentatività e abbiamo ravvisata la difficoltà di trovare un'alleanza utile e allo stesso tempo coerente con la storia e i valori che ci danno identità, 
è necessario ora guardarci negli occhi e decidere che direzione prendere. 


2. Varie ed eventuali


TUTTI GLI ISCRITTI e i simpatizzanti sono caldamente invitati a partecipare o a comunicare tempestivamente l'eventuale impossibilità.

grazie,
saluti,

nz e ag

Trilinguismo a giudizio

da "Il Fatto Quotidiano" di oggi, pag.17
L'udienza di cui l'articolo parla si terrà , giovedì 19 p.v. presso il TAR di Trento, alle ore 10.

sabato 26 settembre 2015

ancora sui diplomati magistrali

Sulla scuola la provincia si mette ai piedi di Renzi ma continua a non adeguarsi alla legge nazionale sui diritti dei diplomati magistrali!

Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
quotidiano corriere del trentino barrato quotidiano trentino barrato

quotidiano adige barrato
Provincia di Trento sempre più sola nel tentativo di non riconoscere la dignità e l’esperienza dei diplomati magistrali pre 2002. Filippo Degasperi analizza così gli ultimi sviluppi: «La novità è che dopo Bolzano, che decide di adeguarsi alla normativa nazionale e alle sentenze della Consulta, a quanto pare persino la ministra Giannini sculaccia la Provincia di Trento per la pervicacia con la quale insiste nel discriminare docenti esperti facendo di punto in bianco perdere loro il posto di lavoro a favore di insegnanti alle prime armi per inseguire una specie di riforma che dietro la consueta propaganda nasconde sviluppi peggiorativi per tutti coloro che la scuola la vivono».
Rossi non sembra intenzionato ad allentare la presa con la quale stringe il sistema scolastico provinciale, ma altrove qualcosa inizia a muoversi: «Sono in aumento le Regioni che ricorreranno alla Corte Costituzionale contro la cosiddetta “buona scuola” di Renzi. Ad oggi Veneto, Lombardia e Puglia, grazie all’intervento decisivo dei 5 Stelle, hanno infatti scelto di impugnare la riforma. In Trentino, Provincia Autonoma quando vuole lei, invece si fa a gara per ridurre il sistema scolastico ad una succursale del renzismo. Proprio per contrastare questo costante svuotamento del concetto di Autonomia il M5S depositerà a breve una mozione che impegni la Provincia a non recepire le norme della “buona scuola” almeno fino alla pronuncia della Corte e a impugnare a sua volta i punti che consideriamo in contrasto con l’Autonomia trentina.
Cons. Provinciale Filippo Degasperi
Gruppo Consiliare Provinciale
Movimento 5 Stelle Trentino

mercoledì 2 settembre 2015

se...?


Giovedì 10 settembre: Assemblea SGST

Giovedì 10 settembre 2015

alle ore 15.00
presso la nostra sede di Via Pergher, a Trento

è convocata 

l'ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ISCRITTI

discuteremo di: 

1. GRADUATORIE, ASSUNZIONI E SUPPLENZE: 
segnalateci via mail - già in questi giorni - tutti i casi di malfunzionamento o criticità riscontrati nella gestione delle graduatorie, nella formazione delle cattedre e spezzoni e nell'espletamento delle pratiche di assegnazione delle supplenze.

2. problemi e prospettive della scuola trentina: OBIETTIVI E STRATEGIE DEGLI STATI GENERALI
A pochi mesi dal conteggio degli iscritti per l'attribuzione della rappresentatività, è necessario per SGST affrontare decisioni cruciali: è importante riflettere bene e decidere con serenità e consapevolezza: CONTIAMO SULLA PRESENZA DI TUTTI GLI ISCRITTI.

3. Varie ed eventuali


TUTTI GLI ISCRITTI e i simpatizzanti sono caldamente invitati a partecipare o a comunicare l'eventuale impossibilità.

grazie,
saluti,

nz


martedì 18 agosto 2015

Graduatorie di istituto di terza fascia triennio 2014/2017

Graduatorie di istituto di terza fascia triennio 2014/2017

Priorità assoluta ai docenti abilitati - Modulistica da utilizzare

AVVISO

Informazioni: Barbara Meli (Tel: 0461.491444) - Claudia Giordani (Tel: 0461.491488) - Laura Bisello (Tel: 0461.491446)

mercoledì 5 agosto 2015

Assunzioni personale insegnante della scuola infanzia a. s. 2015/2016

http://www.vivoscuola.it/main_page?p_p_id=WebContentListTags_INSTANCE_4cUE&p_p_lifecycle=0&p_p_state=maximized&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-1&p_p_col_count=3&_WebContentListTags_INSTANCE_4cUE_struts_action=%2Fext%2Fjournal_articles_tags%2Fview_details&_WebContentListTags_INSTANCE_4cUE_groupId=10137&_WebContentListTags_INSTANCE_4cUE_articleId=2882248&_WebContentListTags_INSTANCE_4cUE_version=1.0Assunzioni personale insegnante della scuola infanzia a. s. 2015/2016

Indicazioni operative e gestionali per le modalità di interpello e assegnazione - Circoli di coordinamento 7 e 11
Circ. prot. n. 402982 del 05/08/2015


Oggetto:Indicazioni operative e gestionali per le modalità di interpello e assegnazione del personale insegnante della scuola infanzia dei circoli di coordinamento 7 e 11

Tipologia del provvedimento:

Circolare

Numero del provvedimento:

402982

Data di protocollo:

5/8/2015

lunedì 29 giugno 2015

Attenzione IV Fascia: si parte con il ricorso!

La nostra diffida alla PAT per estendere a tutti gli abilitati (magistrali ante 2002, PAS, TFA, Cobaslid) l'accesso alla Quarta fascia recentemente istituita non ha avuto riscontro.
La Provincia Autonoma di Trento non ha ritenuto di dover rispondere nemmeno alla nostra richiesta di chiarimenti in merito ai motivi della discriminazione tra categorie di abilitati che abbiamo denunciato.

A questo punto, perciò, non resta che avviare il ricorso al TAR.

Tutti coloro che sono interessati a ricorrere:

1) ENTRO MERCOLEDì 1 luglio ci scrivano una mail a scuola.trentina@gmail.com, con oggetto "ricorso IV fascia" esplicitando la volontà di aderire al ricorso, indicando le proprie generalità (nome cognome, data e luogo di nascita, residenza, codice fiscale) e recapiti (email, telefono, cellulare), classe di concorso, titolo di abilitazione e anno di conseguimento.

2) raccolgano tutta la documentazione necessaria: fotocopia di un documento di identità, certificato di abilitazione, certificato di servizio, fotocopia della domanda di inserimento in quarta fascia e della ricevuta della raccomandata, fotocopia del bollettino di versamento della tassa di iscrizione.

 Nei prossimi giorni invieremo a tutti coloro che ci scriveranno la mail di cui al punto 1 le indicazione su come procedere.

mercoledì 10 giugno 2015

Aggiornamenti: DIFFIDA PER INSERIMENTO IN QUARTA FASCIA e domanda di iscrizione

DIFFIDA PER INSERIMENTO IN QUARTA FASCIA e domanda di iscrizione

E' partita in questi giorni la nostra diffida alla PAT per estendere a tutti gli abilitati (magistrali ante 2002, PAS, TFA, Cobaslid) l'accesso alla Quarta fascia recentemente istituita.

Secondo alcuni pareri legali, sarebbe opportuno che gli interessati ad essere inseriti in 4 fascia, quella per cui è stata predisposta la diffida, presentassero domanda di iscrizione.

La cosa in realtà è controversa e non tutti la ritengono necessaria, anche in virtù del fatto che il modello informatico non accetta chi non ha i requisiti richiesti ( e che noi contestiamo) ed è quindi necessario iscriversi con una raccomandata, stampando il modello informatico, compilandolo in ogni sua parte e facendo il versamento della tassa di iscrizione come indicato nel bando. 



Poichè il costo è contenuto, riteniamo sia consigliabile effettuare questa procedura: al momento del ricorso, nel caso in cui non vi sia risposta positiva alla nostra diffida, i dati della raccomandata dell'iscrizione dovranno essere forniti al sindacato.

Ricordiamo che la scadenza per la presentazione della domanda (per noi l'invio della Raccomandata) è il 14 giugno.

La raccomandata con la domanda di iscrizione alla quarta fascia delle graduatorie provinciali va inviata al Ministero e alla Provincia di Trento:

1. Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Via Trastevere 76/A
00153 ROMA

2. Provincia Autonoma di Trento
Piazza Dante, 15
38122 TRENTO


Un saluto cordiale

Digiuno per la LIP

riceviamo e volentieri pubblichiamo:

COMUNICATO STAMPA

L'Altra Trento a sinistra aderisce all'iniziativa promossa dal comitato trentino per la LIP (legge di iniziativa popolare per la scuola pubblica) organizzata da mercoledì 10 maggio a giovedì 11 maggio in piazza Cesare Battisti a Trento.
Il comitato trentino per la LIP ha organizzato anche a Trento l'iniziativa che è in corso in altre città italiane e che prevede una staffetta di digiuno con distribuzione di materiale informativo sulla riforma di Renzi, che distruggerà la scuola pubblica.
L'Altra Trento a sinistra continuerà a lottare per la difesa di una scuola pubblica, laica, equa e democratica ed invita cittadine e cittadini ad unirsi a chi sta lottando.
La consigliera comunale Antonia Romano inizierà il digiuno mercoledì 10 maggio alle ore 14:00 e lo terminerà alle 14:00 di giovedì 11 maggio.

Si prega di dare massima diffusione 
Cordialmente
Antonia Romano

martedì 9 giugno 2015

Rassegna stampa



quarta fascia: diffida e domanda di iscrizione


DIFFIDA PER INSERIMENTO IN QUARTA FASCIA
e domanda di iscrizione
E' partita in questi giorni la nostra diffida alla PAT per estendere a tutti gli abilitati (magistrali ante 2002, PAS, TFA, Cobaslid) l'accesso alla Quarta fascia recentemente istituita.

Secondo alcuni pareri legali, sarebbe opportuno che gli interessati ad essere inseriti in 4 fascia, quella per cui è stata predisposta la diffida, presentassero domanda di iscrizione.

La cosa in realtà è controversa e non tutti la ritengono necessaria, anche in virtù del fatto che il modello informatico non accetta chi non ha i requisiti richiesti ( e che noi contestiamo) ed è quindi necessario iscriversi con una raccomandata, stampando il modello informatico, compilandolo in ogni sua parte e facendo il versamento della tassa di iscrizione come indicato nel bando. 

Poichè il costo è contenuto, riteniamo sia consigliabile effettuare questa procedura: al momento del ricorso, nel caso in cui non vi sia risposta positiva alla nostra diffida, i dati della raccomandata dell'iscrizione dovranno essere forniti al sindacato.

Ricordiamo che la scadenza per la presentazione della domanda (per noi l'invio della Raccomandata) è il 14 giugno.


Un saluto cordiale

giovedì 4 giugno 2015

8 GIUGNO. FLASH-MOB contro la buonascuola

LUNEDì 8 GIUGNO
studenti, insegnanti, ATA e cittadini

ALLE 18.00: 
CRITICAL MASS IN BICICLETTA DA PIAZZA VENEZIA

E ALLE 19.00 
TUTTI IN PIAZZA DUOMO 
PER UN FLASH-MOB

Come abbiamo fatto il 5 maggio, 
mostriamoci uniti e compatti
per una riforma intelligente e condivisa,
contro la buonascuola e il Triliguismo:
UNA SCUOLA MIGLIORE
E' POSSIBILE!

La buonascuola di Renzi procede per la sua strada, il DDL di Renzi e Giannini arriva al Senato in questi giorni  e per noi questa potrebbe essere l'ultima occasione per fermarlo.

La buonascuola è una riforma pessima, che, tra le altre cose,
altera gli equilibri interni delle Istituzioni scolastiche, togliendo competenze agli organi collegiali, attribuendo ai presidi enormi poteri e relegando i docenti in una posizione di totale sudditanza: di fatto limitando la libertà di insegnamento,
offre ulteriori regalie alle scuole paritarie e privatizza la scuola pubblica, aprendo ai privati ampi margini di controllo della didattica e creando le condizioni per una differenziazione sempre maggiore tra le scuole dei ricchi e quelle dei poveri,
esclude dal piano delle stabilizzazioni migliaia di docenti precari che, dopo anni di servizio, saranno e espulsi dal sistema e costretti ad aspettare un prossimo eventuale concorso,
attribuisce al Governo ampissime deleghe a legiferare per decreto su un gran numero di materie (dalla didattica al contratto, alla gestione delle risorse)
impone alla scuola pubblica italiana, dietro la maschera della retorica del merito, un'ideologia aziendalista e economicista.
In Trentino, inoltre, questa riforma mescolerebbe i suoi malefici effetti al pasticcio del Trilinguismo voluto dal Presidente Rossi: un piano improvvisato e malpensato, che sta già mettendo in gravi difficoltà studenti, docenti, dirigenti e famiglie che ne contestano da mesi il merito e il metodo.

L'Assemblea Generale della Scuola Trentina del 27 maggio scorso ha valutato che la proposta dello sciopero degli scrutini (un'ora nei primi due giorni di convocazione) sia un'arma spuntata, che produrrebbe gravi danni al buon funzionamento delle nostre scuole, senza mostrare la reale entità del dissenso verso questa riforma.

La nostra opposizione a questa riforma e la nostra volontà di cambiare per costruire insieme una scuola migliore, può esprimersi in modo più efficace, attraversando le vie della città.



TUTTI IN PIAZZA:
FACCIAMOCI SENTIRE!









lunedì 1 giugno 2015

Un anno fa



È il 31 maggio di un anno fa, un sabato sera.
Molto probabilmente a quest’ora (sono da poco passate le dieci) stai preparando lo zaino per la tua ultima escursione in montagna. Le solite cose da infilarci dentro, che ormai trovi senza bisogno di doverle cercare: la maglietta di ricambio, il pile, la borraccia, la ventina in caso di pioggia, il tuo immancabile passamontagna, che anche se siamo ormai a giugno in cima potrebbe tirare aria fredda; e, soprattutto, accanto allo zaino, i tuoi scarponi nuovi, che hai comprato giusto qualche giorno fa e non vedi l’ora di provare.

Me ne hai parlato proprio ieri sera, di questi scarponi.

“Alla fine ho scelto un modello più tecnico, meno classico”, mi hai detto con una competenza impensabile per un uomo di mare come te. Ma ormai sei diventato un montanaro anche tu; e anche se spesso ti prendo in giro per la tua goffaggine in discesa o per come arranchi su certi tratti ripidi, quando c’è in programma un’uscita sei tra i primi che chiamo. Perché mi fai divertire da matti. E perché non molli mai, costi quel che costi.

Eravamo alla Bookique, io, te, Silvia e Lucio, ed è stata una gran serata, una delle tantissime passate insieme, tra birre, fumate, risate a crepapelle (come quasi sempre, quando c’eri tu) e discorsi sul nostro futuro a scuola. Siamo entrati in ruolo insieme, io, te e Silvia, ma voi dovevate ancora discutere la tesina per il passaggio dell’anno di prova, mentre io l’avevo fatto il giorno prima.
“E occhio, che anche se tutti dicono che è solo una formalità non si sa mai!”, vi ho detto ridendo, mentre si brindava. E tu hai ricambiato la risata, mostrando quei tuoi dentoni bianchi che, scuro com’eri, sembravano d’avorio.

Poi, verso le due o giù di lì, ci siamo salutati, certi di rivederci di lì a poco. Tu proponevi una bivaccata in montagna, visto che il 2 giugno cadeva di lunedì e quindi si poteva approfittarne, ma io, che pure sarei venuto molto volentieri, alla fine ti avevo detto di no, perché preferivo fare qualcosa assieme a Evely e Martino.
“Tanto ormai la scuola sta per finire e comincia a fare caldo, ne avremo di occasioni!”, avevo aggiunto.

Quanto mi sbagliavo. E quante volte ho maledetto me stesso per non aver accettato la tua proposta. Non ci sono bivacchi, sul Peller.

Nell’ultima immagine che ho di te, stai slegando la bici fuori dalla Bookique, e io ti saluto alzando la mano e poi mi avvio verso la macchina, barcollante ma contento. Mi si è impressa nella mente, quell’immagine, e sono certo che ci resterà finché campo.

Da allora, non c’è stato giorno in cui non ho pensato a te. E non lo dico per dire, parlo sul serio.

Non so contare le occasioni in cui mi sembrava impossibile che non fossi in mezzo a noi, ma le ultime due le ricordo bene: la prima durante lo sciopero fatto il 5 maggio scorso e clamorosamente riuscitissimo, con insegnanti e studenti abbiamo riempito piazza Duomo per protestare contro questa bestemmia che è “la buona scuola” e ti saresti divertito assai; l’altra, pochi giorni dopo, alla festa di San Martino, che tu adoravi. Mentre mi facevo strada tra la folla continuavi a venirmi in mente, ti cercavo dappertutto, e a un certo punto, non vedendoti, ho quasi avuto l’istinto di verificare sul cellulare se mi avessi chiamato. Pensa te che scherzi può fare il cuore, quando prende il sopravvento sulla mente…

Finché non te ne sei andato, non mi ero reso conto di quanto fossi affezionato a te. Certo, mi sei stato simpatico fin dalla prima volta che ci siamo visti, neanche a farlo apposta in montagna, un’uscita con le ciaspole sul monte Luco organizzata da Antonio, e ti ho subito voluto bene. Ti consideravo una specie di fratello minore, io che di fratelli non ne ho, ma non avrei mai immaginato quanto ferocemente mi saresti mancato.

Mi sono successe tante cose, in quest’anno trascorso senza poterle condividere con te. Quasi tutte belle.

Ho pubblicato un nuovo libro di racconti, che avrei voluto dedicarti ma poi mi sembrava un gesto troppo sfacciato, quasi volgare, e ho deciso di no.

E, soprattutto, a febbraio è nata Ester, che ha pelle e capelli scuri e se potessi vederla diresti di sicuro che è proprio una vera terrona. Come te, come noi.

A marzo, invece, abbiamo piantato un ciliegio in tuo ricordo nel cortile del Tambosi, la tua ultima scuola, e la Preside ha anche fatto affiggere una targa col tuo nome sopra la porta dell’aula di informatica. È venuta un sacco di gente e alcuni dei tuoi ex studenti hanno cantato e suonato la chitarra. Avevamo tutti gli occhi lucidi, ma eravamo orgogliosi di essere lì.

C’erano anche i tuoi genitori e tuo fratello Alessandro con la fidanzata, e finalmente ho conosciuto tuo padre. Avrei potuto farlo prima, nelle altre occasioni in cui è venuto a Trento da un anno a questa parte, ma non mi sentivo pronto: mi avevano detto che ti assomiglia in modo impressionante, ma a me non è sembrato poi così vero. La voce, però, quella sì, è identica alla tua. E quando mi sono presentato e lui mi detto “Ah, tu sei Geno!”, mi è sembrato di risentirla, e ho avuto un brivido.

Anche con la scuola per me è stato un anno importante. Forse il migliore da quando faccio questo mestiere, il più ricco di soddisfazioni. Ho insegnato al Da Vinci, dove sono stato da dio e dove spero di poter restare, anche se sarà dura per i soliti, perversi meccanismi di punteggi e graduatorie, che abbiamo combattuto insieme senza riuscire a ottenere quasi niente, ma fieri comunque di averci provato. Da quando non ci sei più tu, però, a lottare accanto a noi, per me è cambiato tutto, qualcosa mi si è rotto dentro. All’inizio pensavo fosse una sensazione passeggera ma poi, a poco a poco, giorno dopo giorno, ho capito che senza il tuo entusiasmo e il tuo appoggio, senza la tua voglia di vendere cara la pelle e la tua ironia che sapeva rendere meno amari anche i momenti più difficili, non è più la stessa cosa. E così la tentazione di mollare si fa sempre più forte, anche se me ne vergogno e so che dovrei tener duro, non foss’altro per rispetto nei tuoi confronti. Spero di farcela, ma non te lo garantisco.

Domani, per ricordarti come meriti, faremo una festa a Malga Pontara, come l’anno scorso. Ci saremo tutti, e mentre balleremo e canteremo e ci ubriacheremo ognuno di noi, a modo suo, ti sentirà un po’ meno lontano.

Io conto di farlo leggendo queste righe scritte stasera. Sempre che riesca a trovare il coraggio, e sperando che il groppo che avrò in gola non mi impedisca di arrivare in fondo.

Con infinita nostalgia


Geno

venerdì 29 maggio 2015

domani, niente

All'assemblea di mercoledì,

era stata approvata la partecipazione di SGST alle manifestazioni di dissenso che probabilmente saranno organizzate in occasione della visita del Presidente Renzi al Festival dell'Economia.

I tempi troppo stretti non ci hanno consentito purtroppo un'adeguata organizzazione e diffusione delle informazioni: per evitare che l'improvvisazione renda la nostra presenza poco numerosa e poco efficace o addirittura controproducente, preferiamo rinunciare all'iniziativa.

Certi che capirete, ce ne scusiamo con tutte/i voi.

giovedì 28 maggio 2015

rassegna stampa dell'assemblea

Il servizio di RTTR sull'assemblea di ieri al minuto 12.40
http://www.radioetv.it/rttr/programmi/item/29-rttr-notizie#monitor



Il Trentino

Scuola, salvi gli scrutini in Trentino 

In attesa delle decisioni delle altre sigle, la Fenalt esclude lo sciopero: «Ma le riforme di Renzi e Rossi non ci piacciono»

TRENTO. Gli Stati generali della Scuola Trentina non aderiranno allo sciopero degli scrutini, preferendo una serie di flash mob finalizzati alla sensibilizzazione per la criticità del momento vissuto dalla scuola trentina. Nei confronti della riforma Rossi, la contrapposizione è decisa e parte da una constatazione: «Il presidente Rossi ha recentemente dichiarato che la scuola trentina, va oltre la “buona scuola” di Renzi. Per lui è una soddisfazione, ma per noi invece una serie preoccupazione». 
Prima di tutto perché la scuola si appresta ad un cambiamento epocale dal quale secondo la Fenalt, è stato completamente escluso il corpo docente. «Una riforma di questa portata sarebbe dovuta partire dal basso e non imposta dall'alto come invece è successo sia a livello governativo che locale».
Considerazioni espresse ieri nel corso dell'assemblea promossa dagli Stati Generali della Scuola dove è stata messa in discussione anche la nuova figura che andrà ad assumere il preside al quale è stata concessa troppa discrezionalità nelle scelte. Il problema è che dopo un colloquio individuale, sarà solamente il preside a decidere l'eventuale assunzione di un supplente. Un potere decisionale che fa temere che molti insegnanti «non mantengano la schiena dritta, pur di avere l'incarico». Contestata anche l'acclamata stabilizzazione dei precari che prima di tutto non riguarda l'intero numero, ma solo una parte che andrà a essere contrattualizzata con un accordo triennale: «Ci domandiamo cosa succederà dopo a tutti questi insegnanti interessati solo – si è chiesto Nicola Zuin della Fenalt – da una soluzione temporanea. Il problema è che anche a Trento è passato il concetto renziano che la scuola produca studenti, tralasciando che invece li dovrebbe formare».
Valutazione negativa anche per la scuola-lavoro, perché un impegno esterno di duecento ore non rientra più in un concetto di apprendimento, per confluire invece di una sorta di occupazione part time «inaccettabile a titolo gratuito, come invece previsto dalla riforma». Contestazione per la parificazione della scuola privata a quella pubblica che di fatto toglie risorse economiche agli istituti statali che si aprono al finanziamento privato: «Il dubbio che ci viene è quello che sicuramente non sarà un filantropo, ma il privato interverrà per interesse e quindi ci preoccupa molto la contropartita che andrà a richiedere. Questo aspetto affiancato a quello della troppa discrezionalità concessa ai presidi, metterebbe in discussione la libertà stessa dell'insegnamento. Se questa riforma fosse stata proposta in un paese nordico sarebbe un punto di forza, attuata in Trentino sarebbe destinata a creare solo danni e nulla di positivo e nel breve periodo, dovrà essere completamente rivista. Inaccettabile anche il termine massimo di settembre, fissato per la stabilizzazione degli insegnanti precari».
(d.p.)


Avevo un sogno: insegnare!


Avevo un sogno, insegnare. 
Mi si chiede una laurea: mi laureo. 
Mi si da la possibilità di iscrivermi nelle graduatorie per linsegnamento: mi iscrivo. E così inizio.
Imparo. Mi formo. Firmo registri, verbali. Faccio scrutini. Voto ai Collegi. Partecipo a Consigli. Licenzio centinaia di alunni facendo parte di commissioni desame. Insegno. Imparo. Mi appassiono. Faccio esperienza. 
Passano gli anni: tanti. Mi si dice che la laurea non basta. Eppure sono tra i primi della mia graduatoria, ma ogni anno sono chiamato come supplente, di nessuno: il posto è libero, vacante. 
Mi si chiede unabilitazione allinsegnamento. Costo 2.500 euro: li pago. A Verona: ci vado. Più di 1000 ore di lezione con frequenza obbligatoria: le faccio. 7 esami molti dei quali prevedono esame scritto, pratico, orale: li passo. Se mi bocciano due volte sono fuori: rimango. Colleghi bocciati, ritirati: resisto. Tesi finale per Esame di Stato: dopo 9 mesi - nel frattempo continuo ad insegnare - mi abilito. Efatta. Posso stare sereno. Il lavoro che amo. Un futuro più certo. Un domani meno precario.
Niente di più falso. Mi aspetta al varco un Ministro che affronta la situazione del precariato scaricando la colpa sui governi precedenti, colpevoli di avermi ILLUSO, di avermi venduto false speranze, di non aver rispettato la Costituzione avendo attivato percorsi abilitanti non indicendo concorsi. Me lavessero detto prima si trattava solo di uno scherzo. 
Io ci ho creduto: del resto i colleghi che prima di me si sono abilitati sono entrati in ruolo senza aver fatto nessun concorso.
Sciopero? Sciopero: il primo sciopero da docente. Sciopera l’80% del comparto scuola a livello nazionale: non succede niente. Il ddl passa alla camera: di noi ABILITATI all’insegnamento non si fa cenno se non per il concorso che, a quanto pare, dovremo affrontare. 
Non è finita. La Provincia, con deliberazione della Giunta provinciale del 12 maggio 2015 n. 764, approva il bando per l'inserimento nell'ulteriore fascia delle graduatorie provinciali per titoli del personale docente. Hanno diritto all'inserimento nell'ulteriore fascia esclusivamente gli aspiranti docenti che negli anni accademici dal 2009/2010, 2010/2011, 2011/2012, 2012/2013 e 2013/2014 hanno conseguito l'abilitazione allinsegnamento. Bene, ci siamo.  E invece no. Si può iscrivere solo chi si è abilitato frequentando i corsi di laurea in scienze della formazione primaria; i corsi biennali abilitanti di secondo livello ad indirizzo didattico (COBASLID); il secondo e il terzo anno di secondo livello finalizzato alla formazione dei docenti di educazione  musicale delle classi di concorso 31/A e 32/A e di strumento musicale nella scuola media della classe di concorso 77/A. 
Ora mi domando: ma che cos’ha la mia abilitazione che non va? In cosa è diversa da chi si è abilitato con la SISS, o con la COBASLID? Ci sono abilitazioni di serie A e di serie B? 
Non sarebbe più semplice inserire TUTTI gli abilitati nelle GPT (graduatorie provinciali per titoli), chiamate GAE (graduatorie ad esaurimento) nel resto d’Italia, chiudendo così un ciclo messo in atto da decisioni di governi passati attivando la modalità del concorso per i nuovi aspiranti docenti? Solo così si darebbe la giusta dignità a tutte quelle persone che come me hanno dato alla Scuola, in questi anni, il proprio contributo sia dal punto di vista professionale che umano.  
Avevo un sogno, insegnare. Quel sogno c’è ancora, ed è per questo che continuerò a lottare.


I docenti delle discipline artistiche abilitati PAS - a Verona - della Provincia Autonoma di Trento