lunedì 26 agosto 2013

Fantasmi


Ancora si ripete il triste spettacolo delle convocazioni: lunghe file di schiene curve e occhi bassi a implorare per un contratto a tempo determinato.

Ancora una volta ci apprestiamo a tenere in piedi un sistema che svilisce gli insegnanti, che offende gli studenti, che danneggia la scuola  e che  paghiamo caro, ipotecando la nostra dignità.

Ancora una volta l'Amministrazione Provinciale non guarda in faccia nessuno e tira dritto verso l'unico obiettivo di risparmiare qualche soldo ma soprattutto di mantenere migliaia di insegnanti in questa condizione di servitù

NOI NON CI STIAMO PIù: 
NOI NON VOGLIAMO PIù PIEGARE LA SCHIENA E ABBASSARE LO SGUARDO.
NOI NON VOGLIAMO PIù RINGRAZIARE NESSUNO PER L'ELEMOSINA DI UN RICATTO
NOI VOGLIAMO DIRE ANCORA UNA VOLTA E ANCORA PIù FORTE CHE IL PRECARIATO è UN PROBLEMA E CHE LA PRECARIETà è UNA TORTURA

NOI MERCOLEDì 28 AGOSTO MANIFESTEREMO LA NOSTRA PROTESTA 
E RIBADIREMO LE NOSTRE PROPOSTE:

- ASSUNZIONE SU TUTTI I POSTI DISPONIBILI  SULL'ORGANICO DI FATTO
- APERTURA IMMEDIATA  DI UN TAVOLO TECNICO CHE COINVOLGA TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI
- ELABORAZIONE DI UN PIANO PLURIENNALE DI ASSORBIMENTO DELLE GRADUATORIE

NOI MERCOLEDì 28 AGOSTO ALLE 9 SAREMO AL PALAZZO: 

CI RICONOSCERETE PERCHè SAREMO DEI FANTASMI, 

PROPRIO COME VOI!

MA NOI FANTASMI, QUESTA VOLTA,

ABBIAMO TUTTA L'INTENZIONE DI ALZARE LA VOCE.


aderisci all'iniziativa a questo indirizzo entro martedì alle 12.00:

ai lenzuoli ci pensiamo noi... la voce ce la dovete metter voi!

ciao precari!

nz e ag

lunedì 12 agosto 2013

c'è sindacato... e sindacato


Scuola, i sindacati chiedono la stabilizzazione dei precari

Mentre ieri sono iniziate le immissioni in ruolo di 140 insegnanti, i sindacati si sono ritrovati fuori dalla sede della sovrintendenza per protestaredi Luca Pianesi
TRENTO. Mentre ieri sono iniziate le immissioni in ruolo di 140 insegnanti, i sindacati si sono ritrovati fuori dalla sede della sovrintendenza, in via Gilli, e hanno manifestato a sostegno di tutti i docenti rimasti precari. Un semplice 4% di tutti gli insegnanti stabilizzati, per la Provincia, un numero molto più alto, che tocca punte del 35% per i sindacati. 

«La Provincia sbaglia sui numeri - spiega Nicola Zuin del sindacato degli Stati generali - dice che sono in ruolo il 96% degli insegnanti della scuola trentina. Ebbene non è vero. Loro calcolano anche tutti i docenti che sono impiegati nelle fondazioni, nei centri di ricerca, negli enti più disparati. Ma la scuola è scoperta. In media sono il 25, 30% i docenti precari, con punte che arrivano, in certi settori, anche al 35%. Praticamente un insegnante su tre è precario. Un dato, evidentemente, allarmante che mina alle fondamena il corretto funzionamento dell’istruzione trentina. Sia dal punto di vista sindacale, perché parliamo di migliaia di lavoratori precari, e sia dal punto di vista della didattica, perché non è garantita la continuità di docenza in mole classi e in molti istituti».

Per questo i sindacati hanno manifestato compatti contro l’assessorato e la Provincia. E con loro erano presenti anche alcuni rappresentanti dei “precari di terza fascia”, quegli insegnanti che, pur eserciatando la professione di supplente da decine di anni, a oggi non sanno se i loro titoli di studio (ottenuti regolarmente e in passato abilitanti alla professione) gli saranno riconosciuti dall’amministrazione. 

«C’erano anche gli altri sindacati ieri - prosegue Zuin di Sgst - a protestare contro la Dalmaso. Ma noi siamo in polemica anche con loro. Cgil, Cisl e Uil, infatti, sono quelli che a dicembre hanno firmato i tagli al mondo della scuola di 8 milioni e 500 mila euro. Ebbene in quel caso l’avevano presentata come una vittoria perché, a detta loro, non si toccavano i lavoratori. Ebbene oggi protestano con noi, ma sono corresponsabili della situazione attuale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/08/09/news/scuola-i-sindacati-chiedono-la-stabilizzazione-dei-precari-1.7549477

cincin! ...ma la lotta continua

di Luca Pianesi

Scuola, Genovese il «re» dei precari ora ha un posto fisso

Il rappresentante della Sgst ha brindato in sovrintendenza e garantisce: «Continuerò a battermi per gli altri insegnanti»

TRENTO. «Quando entrerò in ruolo porterò lo spumante». L’aveva promesso Alessandro Genovese, coordinatore della Fenalt-Sgst, al personale amministrativo della sovrintendenza scolastica, che una volta assunto avrebbe festeggiato in loro compagnia. E finalmente, giovedì 8 agosto, ha potuto dimostrare di essere un uomo di parola. Dopo 13 anni di supplenze, infatti, il simbolo della protesta degli insegnanti precari della scuola trentina, è stato assunto a tempo indeterminato e come primo gesto è andato a stappare una bottiglia di spumante con i dipendenti di via Gilli. «Per anni mi hanno visto manifestare e protestare davanti ai loro cancelli - spiega Genovese - ho pensato di condividere la mia gioia con loro».
Professore, per anni ha lottato a fianco dei precari del mondo della scuola. Ora che è un insegnante di ruolo li abbandona?
Assolutamente no. Rimarrò in prima fila, insieme al mio collega Nicola Zuin, nella battaglia contro il precariato. E anzi, da domani potrò farlo con più forza e maggior vigore. Sono più garantito e per questo sono anche meno ricattabile. Io ho ottenuto, finalmente, quanto mi spettava di diritto. Mi batterò perché anche agli altri insegnanti precari vengano riconosciuti i diritti alla stabilità e alla continuità didattica.

Cosa vuol dire uscire dal precariato?

Cambia la prospettiva, sia lavorativa che personale. Sul piano professionale so che finalmente potrò sviluppare un progetto a lungo termine con gli stessi alunni. Non dovrò passare il primo mese di ogni anno a fare conoscenza con nuovi studenti e a farmi conoscere io da loro. Saprò dove lavorerò e per quanto tempo. Sul piano personale, invece, vuol dire maggiore stabilità e serenità, anche per la famiglia.
Dove andrà ad insegnare?
A Borgo Valsugana. Insegnerò Storia e filosofia. Erano già due anni che riuscivo ad avere la cattedra, da supplente, in quel luogo e quindi avevo già apprezzato, pur da precario, il sapore della continuità didattica con gli stessi alunni. Da quest’anno sarò il loro professore.
Quanto tempo è durato il suo precariato?
E’ durato 13 anni. E per più di 10 anni non sono mai stato riassegnato nella stessa classe. Da 4 anni ero il primo nella graduatoria dei professori di Storia e filosofia, ma in questo lasso di tempo non avevano più assunto nemmeno un docente. Quando ho saputo a fine luglio che quest’anno aprivano “una finestra” sapevo che era il mio turno.
Come mai ha deciso di festeggiare con i dipendenti della svrintendenza?
Era una promessa che gli avevo fatto. Loro negli anni hanno assistito alle nostre battaglie e ci sono sempre stati vicini. E quando sono stato lì, giovedì, a stappare la bottiglia, sono stati tutti molto carini e mi sembravano realmente contenti per me. Sarebbe bello che anche l’assessore capisse cosa vuol dire stabilizzare dei precari. Ma temo che per farglielo capire ci vorrà ancora tanto impegno e “lotta” sindacale.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/08/11/news/scuola-genovese-il-re-dei-precari-ora-ha-un-posto-fisso-1.7567402

venerdì 9 agosto 2013

basta ipocrisie


 la PAT assume col contagocce: 
nonostante le reali esigenze della scuola trentina,
nonostante la disponibilità finanziaria
nonostante il diritto ad essere assunti di molti docenti

La Giunta Provinciale e l’Assessore Dalmaso si dimostrano coerenti, continuando l’opera di impoverimento e dequalificazione della scuola pubblica, a cui in questi anni hanno inferto colpi gravissimi.
CGIL, CISL, UIL e Gilda, che adesso fingono di arrabbiarsi, lo scorso dicembre hanno accettato e sottoscritto un taglio di 8,5 milioni di euro
(e poi un altro di oltre 4 milioni) in cambio della mera promessa da parte dell'assessore di assumere un numero maggiore di lavoratori.

SGST-Fenalt rifiuta l’ipocrisia di queste finte trattative: 
il precariato è un danno gravissimo per la qualità della scuola trentina e va affrontato subito, radicalmente e definitivamente.

Ancora una volta chiediamo:
  1. che vengano resi noti i numeri dei posti realmente disponibili e ora occupati dai precari (organico di fatto)
  2. che a copertura di tutti questi posti disponibili sull’organico di fatto,
     i docenti vengano assunti a tempo indeterminato, attingendo alle graduatorie fino a loro esaurimento 
  3. che venga subito convocato un tavolo tecnico che coinvolga sindacati e rappresentanti dei precari, per valutare un preciso piano pluriennale di assunzione dei docenti già abilitati e (solo successivamente) la strutturazione di nuovi e adeguati percorsi abilitanti.


venerdì 2 agosto 2013

anime belle

Oggi Uil e Cisl  piangono lacrime di coccodrillo e si lamentano per le poche assunzioni in ruolo.
La Cgil si accoda volentieri.

Sarebbe troppo facile dire "ve l'avevamo detto", ma quando abbiamo chiesto a CGIL, CISL, UIL e GILDA di non firmare il taglio da 8,5 milioni di euro e di non bersi ancora una volta le promesse in saldo dell'Assessore Dalmaso, loro si sono offesi  e ci hanno accusato di disfattismo, di non comprendere la dinamica della trattativa, di essere incapaci di leggere il quadro generale, di rompere l'unità sindacale.

I fatti, purtroppo, li smentiscono.

Mentre sui giornali estivi recitano il solito teatrino, sbraitando e agitandosi come maschere da commedia dell'arte, dietro il sipario, nelle stanze del palazzo, la Giunta e le OO.SS. rappresentative continuano a scrivere il tragico assedio alla scuola trentina. 

Le assunzioni in ruolo 2013 non solo sono una miseria, rispetto alle reali esigenze della scuola, al diritto dei precari e anche alle possibilità finanziarie della PAT, ma sono un disastro logico, un guazzabuglio di assurdità che non tengono minimamente conto delle dinamiche delle singole classi di concorso e che ancora una volta mostrano palesemente l'assoluta mancanza di una prospettiva di medio periodo.

SGST-Fenalt è l'unico sindacato che da sempre rivendica l'assunzione a tempo indeterminato di tutti gli insegnanti necessari a coprire l'organico di fatto e che chiede un tavolo tecnico per affrontare subito e definitivamente la questione della formazione e dell'arruolamento dei docenti.

L'assessore finge di non sentire e  non risponde... ma noi non molliamo.